Eternantena de Mahmood,


El pasado sábado se publicó el tema Eternantena de Mahmood, una canción que ha sido compuesta y producida durante el confinamiento de estas semanas. Un tema en la que el joven nos habla de la cuarentena con su voz interpretando la letra a en un ritmo bastante rápido mientras escuchamos un sonido electrónico y con un toque turbio debido a los arreglos realizados.

En cuanto al vídeo que lo acompaña, en él podemos ver al artista digitalizado con un rostro abatido.

El joven ha presentado el tema con el siguiente texto en el vídeo de Youtube:

A volte è solo nel silenzio che ci si ricorda chi siamo e cosa vogliamo diventare. Questo periodo ci sta regalando la possibilità di essere tutti uniti per un unico obiettivo. Tutti i giorni leggo i vostri messaggi pieni di sostegno e incoraggiamento e per ringraziarvi ho deciso di farvi un piccolo regalo. Questo è il mio primo inedito social, in regalo a tutti”.

“A veces, solo en silencio recordamos quiénes somos y en qué queremos convertirnos. Este período nos brinda la oportunidad de unirnos para un solo objetivo. Todos los días leo sus mensajes llenos de apoyo y aliento y se lo agradezco. He decidido daros un pequeño regalo. Este es mi primer social inédito, como un regalo para todos vosotros“.




Puedes ver el videoclip y la letra del tema, a continuación.

LETRA

Vorrei, vorrei
Vivrei, vivrei
Come gli, come gli dei a Pompei
Esser ricordato nei musei
Ma non lo paragonerei
A ciò che vedo qua coi miei
Occhi, sembra la fine (fine, fine, fine)

Ho dato un calcio alla
porta della cucina
Da un mese e mezzo
È che non vedo più un’anima, ma

Fuori sembra caldo
Dentro forse mollo
Guardo il sole e il mondo
Pregando ad Apollo
Sai tu che ore sono?
Quattro e non ho sonno
È facile per me perdere briciole del mio controllo

Dimmi, gridi pure te
Sto chiuso in bagno
Gioco alla Nintendo
Perdo tempo
Da un po’ non fumo
Sto impazzendo
Starò fuori quest’inverno?
Boh

C’è chi gioca a dama
Con la mamma
Chi cammina sottocasa
Poi se becca la madama
Piange, poi si ammala
Alla tele fanno a gara
Delle lacrime Niagara
Per un avada kedavra che ti pugnala
Che ti pugnala
Che ti pugnala
Che ti pugnala

C’è chi gioca a dama
Con la mamma
Chi cammina sottocasa
Poi se becca la madama
Piange, poi si ammala
Alla tele fanno a gara
Delle lacrime Niagara
Per un avada kedavra che ti pugnala
Che ti pugnala
Che ti pugnala
Che ti pugnala
Che ti pugnala

Vorrei, vorrei
Vivrei, vivrei
Come gli, come gli dei a Pompei

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